Cabaret (1972)

Cantato e ricantato dagli anni settanta fino ai giorni nostri, ”Cabaret” ha spopolato e continua tuttora a spopolare nelle sale cinematografiche e nelle collezioni di milioni di cineamatori.Pellicola musicale del 1972 diretta e prodotta da Bob Fosse, con la simpaticissima e talentuosa Liza Minelli, vincitrice di otto premi Oscar a mio parere, più che meritati.

”Cabaret” non è solo un modo per passare una piacevole oretta in compagnia di simpatici personaggi che popolano l’intero film, ma molto di più, la storia di una donna che nonostante vani tentativi di cambiare torna sempre nel suo amato Cabaret, rinunciando ad una vita tranquilla in compagnia dell’uomo che ama.

Inutile commentare il personaggio di Sally (magistralmente interpretato da Liza Minelli), dalle mille sfaccettature: irriverente, sensibile, brillante, schietto. Sally è caratterialmente antagonista di Brian Roberts, timido e impacciato insegnante di lingue moderne.

Fra i due, sin dai primi minuti della pellicola nasce del tenero, ma il regista della pellicola ha voluto regalare agli spettatori qualcosa di più della solita e spesso monotona storia d’amore da ”commedia romantica” mischiando alle scene più ”smielate”  intermezzi di Cabaret assolutamente irriverenti e che strappano un sorriso.

Berlino, 1931. Pur tra i divertimenti e la vitalità che la città offre, già si iniziano ad intravvedere i presagi dell’avvento del nazismo e degli sconvolgimenti futuri. Sally Bowles  è un’estroversa cantante americana che lavora in un cabaret – il cui spettacolo è condotto da un esuberante e scaltro presentatore (Joel Grey) – ma vorrebbe diventare un’attrice e per questo accetta la compagnia di diversi, più o meno laidi, sedicenti produttori.

Sally è innamorata del timido Brian Roberts (Michael York), un professore d’inglese il quale, pur ricambiandola, non le dà certo quella tranquillità affettiva ed economica che lei vorrebbe. Tra di loro si intromette il ricco ed affascinante Max (Helmut Griem), che offre loro dei giorni indimenticabili nella sua casa lussuosa.

Ambedue ne rimangono concupiti, per poi confessarsi a vicenda di avere ceduto alle sue profferte erotiche. Parallela alla loro, c’è la storia di Natalia (Marisa Berenson), una ricca ebrea, e di Fritz (Fritz Wepper), il cui rapporto incontra molti ostacoli per le nascenti questioni razziali.

Il cabaret attorno a cui si svolge la vicenda è il simbolo delle ansie e dei cambiamenti in atto nella Germania prenazista. Opulenta quanto squassata da forti squilibri sociali, Berlino viveva in quegli anni un momento assolutamente particolare, di decadenza ma anche di briosa creatività: un’effervescente voglia di vivere era per molti la risposta ai tanti problemi contingenti e alle idee belligeranti e razziste che si stavano infiltrando nella società.

Lo scintillante presentatore (un eccellente Joel Grey) è l’emblema di questa società ambigua e disponibile, in cui tutti i personaggi vivono con disinvoltura, a cominciare dalla protagonista, Sally.

Sally spera di trovare prima o poi il mezzo per fare fortuna ma, un po’ imbranata, non riesce mai ad imbroccare la via giusta, a cominciare dal rapporto con Brian, che le vuole bene ma forse non è la persona adatta a lei.

Brian, d’altra parte, si dimostra aperto ad ogni esperienza, tanto da cadere anch’egli come Sally nella rete del seducente e ricco Max: è gustosa la scena in cui Brian la invita ironicamente ad andare a letto con Max, per poi scoprire che in realtà tutti e due che quel letto lo hanno già provato…

E’ questo il più lampante dei tanti altri riferimenti omoerotici (come quando un biondo travestito cerca di circuire Brian) presenti nel film, che trovano ovviamente la loro esaltazione nell’ammiccante e a volte perverso presentatore.

Liza Minnelli è la debordante interprete del film, straordinaria nel cantare, dotata di un’irresistibile vis, comica e nello stesso tempo drammatica. Proprio come il film che, dietro le smaglianti coreografie e i lustrini dello spettacolo, sa creare delle giuste tensioni. Michael York è molto bravo e bello (complice anche un maglione celeste…).

Il trailer

Scrivi un commento

Powered by WordPress | Web Concept by: Webplease