Precious (2009)

Harlem, Anni ’80. Precious è una ragazza di 16 anni, semianalfabeta e obesa che vive con la madre Mary Lee, violenta e disoccupata. Il padre di Precious, che non vive più con lei e la madre, ha abusato più volte della figlia che ora è incinta per la seconda volta.

Quando la scuola scopre della seconda gravidanza di Precious, questa è espulsa dalla scuola. La preside le consiglia di frequentare un istituto per ragazzi con serie problematiche sociali e questa rappresenterà l’inizio della rinascita della protagonsita. Qui Precious, infatti, fa amicizia con le sue compagne di classe e trova nella sua insegnante Blu Rain un riferimento oltre che scolastico anche umano e di vita. Conosce, poi, un’ asssitente sociale che, dopo aver scoperto la situazione familiare di Precious, cerca di aiutarla e starle vicino. Dopo il parto e l’ennesima violenza subita dalla madre, Precious trova la forza per andare via di casa. Verrà ospitata dalla sua insegnante e cercherà di trovare la sua strada e la felicità che si sente di meritare.

Il film, tratto dal romanzo di Sapphire “Push”, affronta il tema della violenza domestica, in maniera realistica e senza alcun tipo di edulcorazione. Per sottolineare quanto le vicende raccontate nel film siano uno specchio della realtà di molte famiglie, il regista Lee Daniels utilizza uno stile a tratti documentaristico. Vediamo infatti un largo utlizzo di camera a mano, di luce naturale e ricerca di estremo realismo.

Per quanto riguarda la luce si può notare come le scene ambientate a casa di Precious siano molto scure e diano un senso di claustrofobia. Nelle scene in ospedale e a casa della sua insegnante troviamo una luce intensa quasi abbagliante segno di una speranza in un futuro migliore per la protagonista.

Elementi fondamentali per la riuscita del film sono le performance attoriali, mai forzate o patinate. Ogni attore dà il suo contributo al film in maniera credibile e autentica. I personaggi sono tutti ben descritti e tridimensionali. Da sottolineare la bravura della giovane protagonsita Gabourey Sidibe nei panni di Precious che riesce a interpretare un personaggio complesso e sfaccetato. Una menzione speciale è da fare per Mo’nique che interpreta la madre di Precious, nella sua cieca disperazione e violenza. Grazie a questo ruolo, Mo’nique ha ricevuto il premio Oscar come migliore attrice non protagonista nel 2010.

Il film indaga la povertà e la disperazione nei quartieri più poveri e abbandonati degli Stati Uniti. La realtà raccontata è quella di uno dei quartieri più difficili di New York, abitato prevalentemente da afroamericani. In Precious troviamo la mancanza di prospettive e la disillusione degli americani più emarginati anche se il film non è caratterizzato da alcun tipo di nichilismo. La protagonsita è, infatti, piena di sogni. Sogni che fa anche ad occhi aperti soprattutto nei momenti più difficili e disperati per ricordarsi che nella sua vita ci potranno essere giorni e momenti migliori. Ogni giorno Precious non perde mai la speranza che il giorno dopo possa essere migliore. Ogni giorno vive pensando che possa essere il giorno in cui qualcosa nella sua vita potrà finalmente cambiare.

Elemento interessante della pellicola è la solidarietà non solo femminile ma anche tra afroamericani. Solidarietà che sarà fondamentale per permettere a Precious una vita migliore. Ad aiutare Precious saranno infatti la sua insegnate Blu, l’assitente sociale, le sue amiche e anche l’infermiere. Tutti appartenenti alla comunità nera di New York.

Film assolutamente consigliato. Permette infatti di entrare in maniera realistica in un mondo mai sufficientemente raccontato e analizzato al cinema.

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