L’esorcista (1973)

Quando ancora l’horror non si era affermato come genere vero e proprio, ecco sbarcare il fenomeno anni 70′ che a suo tempo ha terrorizzato milioni di spettatori. Diretto da William Friedkin, tratto dall’omonimo romanzo di William Peter Blatty, l’Esorcista si impone come pilastro del cinema horror e ancora adesso è visto e ricordato.

Il film punta su due delle maggiori debolezze dell’uomo, il sovrannaturale e il demonio, elementi da quest’ultimo sempre temuti e di cui, specie negli anni 70′ non si parlava. Per questo la pellicola fece tanto clamore all’interno delle sale cinematografiche internazionali. Nonostante il pubblico non era ancora pronto per scene simili, troppo forti, troppo blasfeme, il film ebbe un grande successo, code lunghissime fuori dai cinema e ambulanze ad attendere gli svenimenti delle fanciulle impressionabili.

Regan è una ragazzina dodicenne che vive con la madre attrice e i domestici nella piccola cittadina di Georgetown, nei pressi di Washington; come un fulmine a ciel sereno e senza preavvisi, la piccola Regan inizia a manifestare strani sintomi inspiegabili sia per la madre che per i tanti medici che nonostante visite su visite non riusciranno mai a dare soluzione al malessere della ragazzina.

I sintomi col tempo iniziano ad essere sempre più evidenti, la stanza di Regan diventa la camera degli orrori, il letto che sobbalza, la piccola col volto trasformato che inizia a parlare una lingua sconosciuta con una voce mai sentita prima pronunciando talvolta anche parole oscene e scagliandosi contro tutti e tutto. Disperata la madre di Regan decide un’ultima soluzione, quella dell’esorcismo, affidandosi a padre Karras e padre Merrin.

Ciò che fa paura di questa pellicola, non è di certo il vomito verde di Regan posseduta, quanto piuttosto trovarsi di fronte l’ignoto, l’insoluto. Ciò che accade alla ragazzina, un animo innocente in fondo, è sconvolgente proprio perché non ha logiche basi razionali e se poi si pensa che la storia prese spunto da un fatto simile accaduto realmente nel Maryland (e chissà in quante altre parti del mondo) il tutto diventa ancora più spaventoso.

 

Il trailer

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