Oltre il giardino (1979)

Ultimo capolavoro del grande attore Peter Sellers, ”Oltre il giardino” ci mostra come l’ingenuità dell’uomo possa trasformare un giardiniere sempliciotto in una sorta di filosofo-moralista. Dal genio di Hal Ashby, la pellicola, oggi quasi sconosciuta, diede la possibilità a Sellers di ricevere la candidatura all’Oscar per la sua più intensa interpretazione.

La storia è pervasa da una sottile, ma evidente vena di comicità, data dal personaggio di Chance, un giardiniere analfabeta e non più giovane che alla morte del padrone, si ritrova solo in mezzo alla strada con una valigia di abiti di lusso e un unico punto di riferimento con il mondo esterno: la televisione.

Chance adesso ha davanti a se una Washington sporca e maleducata, del tutto diversa da quella che si aspettava rappresentata nella tv, ed è qui che viene investito dall’auto della moglie di un influentissimo personaggio dando il via alle sue avventure all’interno di villa Rand. La peculiarità del vecchio giardiniere, l’essere esperto solo nelle tecniche di giardinaggio, lo farà apparire agli occhi dei protagonisti di questa paradossale vicenda, come un saggio che parla con metafore e come possessore di un sottile e piacevole senso dell’umorismo.

Tanti episodi avverranno a sua insaputa, come il disperato tentativo della polizia e dei servizi segreti che, sopravvalutandolo, tenteranno una ricerca disperata dei suoi dati anagrafici e non trovando alcun indizio lo prenderanno per un nobile, protetto dalle più alte sfere del potere, che hanno avuto cura di far sparire qualsiasi documento o traccia dell’uomo. Oppure le emblematiche scene in ascensore, nelle quali Chance ed un maggiordomo dialogano, ma ognuno dà un senso diverso a ciò che dice l’altro, senza che il dialogo perda un senso generale.

Sotto la persistente comicità della vicenda però, si celano tematiche ben più profonde: il problema della comunicazione fra individui, il rapporto fra l’essere e l’apparire. Viene a galla poi un elemento quasi profetico:  il potere mediatico della televisione che soggioga l’essere umano, imponendo improvvisamente personaggi bizzarri come accade con il protagonista, Chance.

”Oltre il giardino” incanta, commuove e può esser definito come un piccolo ritratto di vita quotidiana e dell’ingenuità dell’essere umano. Incanta, strappa sorrisi e si spinge fino al paradosso, regalando emozioni e una struggente consapevolezza che spesso i mezzi di comunicazione plagiano la mente, creando realtà immaginarie e parallele.

Il trailer

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