Kick-Ass (2010)

Adattamento cinematografico del 2010, tratto dall’omonimo fumetto di Mark Millar, che , sebbene presenti alcune differenze, può essere accettabile anche per i fan di Millar. Vincente il cast, la trasformazione del nerd: da sfigato a vero superuomo, la presenza di Nicolas Cage come killer spietato, ma dal cuore tenero e la killer undicenne dall’aspetto angelico, ma priva di rimorsi e paura.

L’idea di base è buona, la fatidica domanda che in molti, dopo aver visto e letto del materiale sugli innumerevoli supereroi che hanno appassionato milioni di telespettatori nella storia, si sono posti: ” Come mai nessuno ha provato a diventare un supereroe?”. E’ la domanda che si pone il nostro protagonista all’inizio del film, seduto con i suoi amici nel negozio di fumetti.

Preso per matto, Dave Lizewski, normale liceale fino a quel momento (considerato sfigato dalla maggior parte degli altri studenti) compra su internet una tuta verde e sceglie la strada del supereroe. Difficile non immaginare (visto l’inizio e le premesse tipiche della commedia-comica americana) quanti episodi tragicomici incontreremo, ma soprattutto non svalutare da subito il film.

Tuttavia, lo spettatore a mio parere ne rimane sorpreso e affascinato, presto la vena comica svanisce per raccontare una storia parallela, molto più affascinante, degna della tematica ”supereroi” tanto coinvolgente per il protagonista, la storia di Big-Daddy (Nicolas Cage) e Hit-Girl (Chloe Moretz), struggente quanto affascinante.

La trama, come già accennato, prende il via in stile commedia comica americana, per evolversi lentamente in un action:

Il protagonista, l’originale Kick Ass, Dave è un patito di videogiochi, collegato perennemente ad internet e fanatico dei fumetti, talmente assuefatto dal mondo dei comics e dei supereroi da decidere di comprare una tuta da sub verde e gettarsi nelle strade del Queens nella lotta al crimine subendone, anche fisicamente, le conseguenze.

Questo perché non ha a sua disposizione né sensi da ragno, né una macchina nera e superaccessoriata, né un DNA alieno, ma solo la voglia di far diventare reale i protagonisti della sua immaginazione, per poi scoprire che anche non avendo grandi poteri esistono comunque grandi responsabilità.

Il connubio vincente tra Mark Millar e Matthew Vaughn, regista di Stardust e X-Man, è palese non solo nell’utilizzo sapiente della CGU ma anche nelle scelte e nelle cromature grafiche che permeano questa pellicola, grottesca, violenta e mai censurata, dove le ferite da arma da fuoco non sono nascoste ma esaltate nel puro stile pulp.

Una nota di merito va all’attrice Chloe Moretz, l’undicenne Hit Girl, che grazie alla sua performance sopra le righe ha ottenuto critiche positive e sollevato grandi polemiche soprattutto oltreoceano, dove addirittura il “New York Times” ha definito il film “spazzatura” a causa dell’inserimento del suo personaggio.

Dispiace contraddire una fonte autorevole come il Times ma sotto la venatura ironica e canzonatoria “Kick Ass” è in realtà un’opera geniale, fuori dagli schemi, che mixa ad hoc vari registri filmici senza deludere, o annoiare, mai. Può risultare ostico solo a qualche veterano conservatore della carta stampata, duro di comprendonio che crede che Facebook sia una scatola di cereali e che la Apple sia un semplice frutto.

Quindi, un film che inganna, apparentemente per bambini, per ridere un po’ di un povero ragazzo che comincia a credere troppo in se stesso, ma che in realtà cela uno spirito action degno di qualsiasi altro must della serie dei supereroi. Se i vari Superman, Spiderman, ecc avevano dalla loro parte i superpoteri, o Batman , un mucchio di soldi per comprare l’artiglieria, Kick-Ass ci prova con il suo immenso coraggio e la sua grande voglia di proteggere l’umanità dal male.

Davvero una pellicola interessante, da rivalutare.

 

Il trailer

Scrivi un commento

Powered by WordPress | Web Concept by: Webplease